Volete sposarvi con rito civile? Ecco l’iter burocratico da seguire e tutti i documenti necessari che vi serviranno per lo svolgimento delle vostre nozze!
La prima cosa da fare è recarsi all’Ufficio Matrimonio di Stato Civile del vostro Comune di residenza e presentare la cosiddetta “domanda di matrimonio” per richiedere le pubblicazioni. La domanda può essere presentata anche da uno solo di voi, basterà la delega dell’altro e la copia del documento d’identità. In quell’occasione, insieme all’incaricato comunale fisserete anche la data della Promessa di matrimonio. Con le promesse renderete ufficiali il vostro impegno a contrarre matrimonio e potrete procedere alla pubblicazione in comune. Accertato il vostro stato di libertà da vincoli di eventuali precedenti matrimoni, il Comune elaborerà tutti i documenti necessari. Le pubblicazioni saranno affisse per otto giorni alla porta della Casa comunale. Superati questi otto giorni, se l’Ufficio di Stato Civile non ha ricevuto alcuna opposizione della vostra unione, vi rilascerà il nullaosta al matrimonio.
A questo punto, potete sposarvi entro i 180 giorni dalla scadenza della pubblicazione. Passati 180 giorni (circa 6 mesi), decadrà la validità dei documenti. Rispetto al matrimonio religioso in chiesa, l’iter burocratico, come abbiamo visto, è molto più breve. Solitamente, vi occorrono circa 25 giorni a differenza degli 85 necessari per completare quello religioso.
Per un rito civile con cittadini stranieri, oltre al documento di identità occorrerà il certificato di nascita autenticato dall’Ambasciata del Paese di provenienza, il nullaosta rilasciato dal Consolato, in cui si attesta che non ci sono ostacoli alle nozze e l’autocertificazione di stato libero e di residenza.
Se vi siete persi il nostro articolo sui riti simbolici, lo potete trovare qui.